Addestramento dei cani. Consigli utili per tutte le razze

La scelta e l’educazione del proprio compagno a 4 zampe ideale inizia da noi. I modi per addestrare un cane, infatti, sono molteplici e variano a seconda della razza, dal carattere dell’animale e dallo stile di vita del padrone, pertanto è utile scegliere il proprio compagno a quattro zampe tenendo conto delle esigenze di entrambi.

Ci sono razze che necessitano di dinamicità, di una vita all’aria aperta e di frequenti passeggiate, altre indicate se si vive in ambienti più ristretti. Bisogna sempre tener conto dell’habitat naturale da cui deriva una particolare razza, costringere un husky a vivere in un piccolo appartamentino in città in cui d’estate si sfiorano i 40° non sarebbe una buona scelta per il peloso amico.

Per addestrare ed educare un cane è necessario entrare in sintonia con lui, comprendere il suo linguaggio e permettergli di comprenderci. A questo proposito è utile esprimere ciò che vogliamo attraverso i modi che lui stesso usa e quindi capisce, ovvero mediante la mimica facciale, gli occhi, la bocca, la testa, la gestualità e la posizione del corpo. Fondamentale è inoltre utilizzare il tono di voce corretto in base al comando che si vuole dare. Un’occhiataccia accompagnata da un severo e deciso “no” gli farà capire che ha fatto qualcosa di sbagliato, mentre un “bravo” accompagnato da un bel sorriso, una voce amichevole e una pacca sul fianco gli trasmetterà consenso. Occorre prestare attenzione che il linguaggio facciale, il tono di voce e la gestualità non divergano in quanto l’animale, non comprendendo le parole, capisce un comando, un apprezzamento o quant’altro dall’insieme di questi tre fattori.

Il cane esprime inoltre le proprie emozioni anche con la postura del corpo, con la coda e la posizione delle zampe, e ovviamente abbaiando e ringhiando.

Prima di inizare un addestramento è importante che il cane riconosca l’ordine gerarchico all’interno della famiglia, per istinto è infatti portato a identificare un capo branco una sorta di guida, di padrone a cui sarà sottomesso e obbedirà. I cani a questo proposito hanno, come le persone, delle preferenze ed il capo branco, il soggetto che si impone maggiormente, non sempre coincide con il suo preferito; i cani dominanti per esempio possono entrare in conflitto di fronte ad un’autorità imposta, in tal caso il padrone dovrà riuscire a far cadere quel muro per instaurare una convivenza serena e pacifica.

Si può iniziare a educare il cucciolo fin dal suo arrivo in famiglia, a 2-3 mesi i cuccioli sono molto ricettivi, pertanto è bene inizare fin da subito. Quando il cane è molto piccolo un buon metodo educativo consiste nel fargli apprendere attraverso il gioco rendendo così gli insegnamenti divertenti e stimolanti.

Alla base dell’educazione del cane ci deve essere una punizione o un rinforzo, un “no” e uno sguardo severo oppure un premio che può essere un bocconcino o un sorriso e una carezza. Premi e punizioni devono essere impartiti nell’immediatezza in cui il cucciolo svolge un’azione per fargli capire che è in quel dato comportamento che ha sbagliato o ha fatto bene.

E’ importante che tutti i membri della famiglia assumano un comportamento costante nelle azioni da premiare o punire e per le abitudini che si vuole che l’amico a quattro zampe assuma. Per esempio se non si vuole che il cane disturbi durante i pasti della famiglia è bene non dargli da mangiare mentre si è a tavola altrimenti si abituerà ad importunare mentre si mangia, anche se spesso quegli occhioni languidi ci fanno cedere e allungare un bocconcino.

Dopo aver costruito le basi attraverso l’educazione del cane e quando questo avrà appreso i comandi più semplici come seduto, terra, resta, si potrà iniziare l’addestarmento vero e proprio, quando il cane avrà raggiunto la maturità verso 10-12 mesi.